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martedì 19 gennaio 2016

Precisazioni nel merito di alcuni articoli pubblicati su testate giornalistiche

In relazione ad alcuni articoli, che riferiscono di spaccature in seno al Partito Democratico santonofrese, va preliminarmente sintetizzato che sono del tutto prive di fondamento.

Nello specifico come segretario del PD locale sono del tutto libero da influenze esterne, quale che sia la corrente politica, e sempre ho portato avanti una politica improntata sul bene del paese e lontana dal carrierismo. L’unica voce ascoltata nelle scelte politiche amministrative è stata esclusivamente quella dei tesserati. Riprova di questo è evidente nel frequente apparentamento mediatico che mi si abbina in funzione delle circostanze a questo o quello esponente politico provinciale, quasi a voler ignorare che un partito possa determinarsi in autonomia, scegliendo di volta in volta il progetto che ritiene più convincente.

Nel voler entrare negli argomenti esposti nell’articolo, è opportuno chiarire che sin da luglio 2015 la segreteria si è attivata per conoscere le opinioni dei tesserati, in merito ad eventuali preferenze sul candidato a sindaco. Dopo lunga analisi e discussione approfondita con altre forze civiche, in concerto con il consigliere comunale Addesi e Giuseppe Disì, si è indetta una assemblea civica di centro sinistra.


L’assemblea, che ribadisco non PD ma civica, tenutasi lunedì 11 gennaio 2016, dopo un sereno e costruttivo dibattito, ha inteso aggiornarsi a giorno 18 per avere il tempo di proporre un progetto condiviso.

Tale progetto ha visto concretizzarsi nella figura dell’ing. Onofrio Maragò la sintesi dell’unità fortemente voluta dai compaesani. L’assemblea non ha mai scelto fra più proposte. Descrivere uno scontro fra Giuseppe Disì e Onofrio Maragò non è gratificante soprattutto per i due involontari protagonisti.

Articolo su zoom 24

AGGIORNAMENTO 20/01/2016
Seguendo quanto già esposto, il segretario del circolo PD di Sant'Onofrio conferma la candidatura a sindaco dell'ing Maragò, scelto con alto consenso. In merito alla questione del giovane Disì, ho ascoltato sia il presidente De Nisi che l'onorevole Censore, i quali mi hanno chiesto di lavorare con la massima autonomia.

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