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venerdì 28 giugno 2013

La chiusura dell'Asilo Comunale diventa interesse privato

S.Onofrio. Il segretario del Pd estromesso dalla riunione.
Discussione sulla chiusura dell’asilo nido.

Quando non si è capaci di confrontarsi, ma solo di confondere le acque, la maggioranza decide di trincerarsi nelle stanze chiuse, invece di aprirsi al pubblico.

Così alla riunione che si è tenuta oggi per parlare della privatizzazione dell’asilo nido, il sindaco ha effettuato una selezione personale, tra chi poteva partecipare e chi non doveva. Sono state fatte accedere alla riunione sia una delegazione di genitori, sia la stampa locale; ma i rappresentanti dei partiti politici, in rappresentanza di alcuni cittadini, sono stati allontanati in malo modo. Così ancor prima di essere privatizzato, l’asilo nido diventa proprietà del dott. Rodà, il quale ha dimostrato una visione con i paraocchi, del presente e del futuro.

Il circolo del Pd ha sempre evidenziato le inefficienze amministrative, al fine di permettere che si potesse porre rimedio; nello specifico non intende ancora pronunciarsi, fintanto che non saranno chiare le modalità con cui si intenda agire. Questo era proprio il motivo che ci vedeva interessati all’incontro con l’amministrazione, ritenendo la questione di rilevante importanza pubblica.

Se, comunque, le notizie trapelate finora dovessero dimostrarsi fondate, appare chiaro che lo spostamento di personale dall’asilo al municipio, non alleggerirebbe la spesa comunale. Si tratterebbe, viceversa, del solito gioco della vecchia politica, che cerca di allargare la pianta organica comunale, stravolgendo le regole democratiche del vivere civile e tutte le leggi vigenti.

Signor sindaco non tema: il Pd, e in particolare il suo segretario, continuerà con le proprie azioni pubbliche di verifica, di controllo e di protesta, nel solo interesse collettivo e di ogni cittadino.

S.Onofrio ha una storia da tutelare: sociale e politica e la “caduta di stile” dell’attuale sindaco e dell’attuale amministrazione non potrà assolutamente far tornare indietro il paese.
La cacciata dalla sede municipale del segretario di un partito politico, deve certamente raggiungere le giuste sedi e la diffida pubblica del segretario locale del Pd vuole far conoscere ai santonofresi che il sindaco e la maggioranza, che indecentemente governano il nostro comune, hanno sicuramente tanto da nascondere, tanto da non riuscire a gestire neanche una semplice riunione, conducendo il tutto a mero scontro personalizzato e facendo credere che la “cosa pubblica” è “cosa privata”, da gestire nelle stanze chiuse del sindaco.

giovedì 27 giugno 2013

Tolto agli abitanti di Sant'Onofrio il diritto al decoro

Verde pubblico in abbandono.
Il PD si rende disponibile e il Sindaco nega l’aiuto.
In un momento di grave crisi quale quella che soprattutto il Sud Italia sta attraversando ha destato scalpore, fra i cittadini santonofresi e gli imprenditori che operano nel territorio, la mancata adesione del Comune al piano per l’accredito di liquidità per i debiti della pubblica amministrazione, con grave errore amministrativo e carenza di lungimiranza politica. L’unica speranza è che il Governo nazionale dia una ulteriore possibilità al nostro comune: amministratori, “repetita iuvant” (le cose ripetute aiutano).

Così, da ormai diversi mesi, il sindaco Rodà e la sua giunta si sono chiusi nel più assoluto silenzio, evitando di dare risposte a quei cittadini che a buon diritto le chiedono.

Dunque, ecco la verità: il sindaco non dà risposte perché è in perenne difficoltà e risposte non ne ha. Ed è solo la vanagloria di pochi consiglieri che tengono in piedi un’amministrazione pronta a deturpare quotidianamente il territorio.


Accade, infatti, che, constatate la grave disorganizzazione e le imperdonabili inosservanze, alcuni cittadini e alcune associazioni locali (e tra questi il circolo PD di S. Onofrio), nel rispetto del “Regolamento comunale per l’adozione di spazi verdi”, hanno deciso di chiedere la cura di piccole porzioni di verde pubblico, attualmente in stato di abbandono e degrado.

Peccato che anche in questa occasione l’amministrazione taccia e non sia seguita alcuna risposta, nonostante la richiesta del PD sia stata protocollata già nel mese di aprile.

Dopo mesi trascorsi inutilmente, ci dispiace sottolineare che la pulizia, in particolare, di alcune aree destinate a verde pubblico, punti di ritrovo di giovani e meno giovani, ad oggi risultano seriamente abbandonate, sporche e a rischio per la sicurezza dei nostri figli, che continuano a frequentarle; eppure la richiesta del PD risulta senza motivo apparente inevasa e volutamente dimenticata.



Questo è un altro segnale lampante del disinteresse e dell’incuria degli attuali amministratori nei confronti del paese e dei suoi cittadini. E’ chiaro che pur di evitare di sottolineare il proprio malgoverno, questi politicanti non danno la benché minima possibilità di prendersi cura del proprio paese a chi con determinazione cerca di farlo. Il gruppo di maggioranza sta dimostrando di voler governare il comune maldestramente e con metodi non democratici e lontani da ogni logica moderna.

La situazione odierna insegna che il sindaco e la sua giunta non vogliono in alcun modo avere a che fare con la politica territoriale, desiderano gestire la cosa pubblica come fosse un locale privato, non amano il confronto, forse perché non hanno nulla da dire: e pensare che il decoro e il valore paesaggistico è tutelato addirittura dall’art. 9 della Costituzione!

Il circolo del PD è costretto nuovamente a scrivere per denunciare l’ennesimo “silenzio” del sindaco, che neanche questa volta ha voluto, o saputo, dare una risposta di buon senso e di civiltà democratica nei confronti di chi vorrebbe contribuire fattivamente all’abbellimento del comune.
Ma c’è di più: la richiesta del PD di S. Onofrio non è l’unica a giacere in qualche cassetto del municipio; altri cittadini hanno proposto analoghe richieste, ormai da lungo tempo nessuna risposta.

Questo comportamento maldestro genera totale delusione: il rifiuto di soluzioni a costo zero per l’amministrazione, ma che darebbero grande sollievo al vivere civile del centro abitato. Ribadiamo infatti che questi luoghi rappresentano un reale pericolo per la salute e un violento esempio diseducativo per la cittadinanza e, soprattutto, per nostri giovani.

Giriamo alcune domande al sindaco e all’assessore di riferimento:

  • Come può un genitore permettere al figlio di girovagare per le vie del paese, se le anche le aree pubbliche (valido luogo di aggregazione) sono colme di rifiuti di ogni genere, abbandonate all’incuria e alla cattiva gestione?
  • Come si può insegnare ai ragazzi l’importanza di rispettare l’ambiente, se anche questi spazi sono privi degli indispensabili cestini portarifiuti e la noncuranza regna sovrana?
È evidente che questa è, comunque, solo la punta di un iceberg di incompetenza e arroganza.

Signor sindaco, è suo dovere dare risposte ai cittadini e a chiunque (per interesse collettivo) chieda fatti, documenti e atti utili alla verifica dell’attività amministrativa; non si nasconda ancora dietro il dito della maggioranza! Signor sindaco, abbia il coraggio di ammettere le mancanze dell’amministrazione o, quantomeno, provare a giustificare questi incomprensibili comportamenti.


Chiediamo di ottenere subito l’autorizzazione ad adottare l’area a verde pubblico di cui alla datata richiesta formalmente protocollata e che giace ancora senza risposta. L’interesse del circolo PD è di risollevare il nostro paese, che avrebbe potuto essere di esempio per tutta la Provincia e che, invece, sta sprofondando nel degrado.

mercoledì 26 giugno 2013

Verbali

E' disponibile un'area riservata contenente i verbali.
I tesserati che vogliono accedervi autonomamente, possono fare richiesta al segretario per ottenere le necessarie credenziali

domenica 16 giugno 2013

I Circoli PD si impegnano in una sempre maggiore presenza sul territorio, ma pretendono che si formi in tempi rapidi la struttura provinciale e regionale

Un momento dell'assemblea
Si è tenuta sabato 8 giugno un’assemblea di iscritti e simpatizzanti dei democratici dei circoli di Filogaso, Maierato, Sant’Onofrio e Stefanaconi. Presenti i segretari Condello (Filogaso), Griffo (Stefanaconi) e Ruffa (Sant’Onofrio), i sindaci Disì e Rizzo, i dirigenti provinciali e regionali Insardà e Mazzeo, l’On. Brunello Censore, componente della V Commissione Bilancio, Tesoro e Programmazione della Camera dei Deputati.

Numerosi gli interventi, tutti tesi ha sottolineare un maggior radicamento nel territorio, che solo attraverso la scelta di dirigenti locali può essere portata avanti.

Il sindaco di Stefanaconi, Salvatore Disì, ha chiesto “che venga fatto un passo avanti concreto e sostanziale, rispetto all’annoso problema della scelta dei dirigenti”. Sostenendo che le regole democratiche per fare queste scelte già esistono e basterebbe semplicemente metterle in pratica. Disì ha rivendicato l’urgenza di cercare soluzioni ai problemi a carico delle amministrazioni locali: lavoro, sanità, sicurezza, ambiente.

Intervento dello stesso tenore quello del sindaco di Maierato, Sergio Rizzo, il quale ha evidenziato le quotidiane problematiche a cui un sindaco deve far fronte e la necessità di un partito che si faccia carico di supportare gli amministratori. Rivolgendosi all’On. Censore, che ha definito “un vero politico vibonese in Parlamento”, dopo molti anni, ha chiesto il suo interessamento affinché non si ripeta l’emergenza rifiuti della scorsa estate, ma soprattutto per portare a Roma le istanze del territorio e le richieste di aiuto che provengono dalle numerose realtà industriali che stanno chiudendo

Fortunato Griffo, segretario di Stefanaconi, ha analizzato attentamente i risultati del voto delle elezioni dal 2010 ad oggi, sostenendo che il Pd “ha voluto perdere la competizione a livello regionale per aver imposto candidature, senza ascoltare gli appelli che provenivano dalla base verso una maggiore rappresentanza territoriale”.

Il segretario Ruffa di Sant’Onofrio, ha preso ad esempio la realtà del suo paese per analizzare le dinamiche provinciali e regionali. Ha fatto notare come nel momento in cui nel 2011 il Pd non aveva ancora potuto scegliere i propri dirigenti locali, si è andati incontro ad una débâcle: lista non presentata al comune e campo libero ad un’amministrazione di centro-destra, incapace pure di mantenere coese il gruppo iniziale. I risultati di questa non-scelta sono purtroppo sotto gli occhi di tutti. Per fortuna l’opera di ricostruzione è finalmente iniziata grazie all’insistenza dei democratici santonofresi, che hanno voluto e ottenuto il tesseramento e il congresso di circolo. “Questa opera organizzativa deve essere portata avanti a tutti i livelli, avendo la certezza che questa strada porterà a notevoli risultati”.

L’On. Censore e il delegato Franco Mazzeo hanno concluso gli interventi dell’assemblea con osservazioni decisi e puntuali, condividendo pienamente quanto in fine deliberato in un documento finale.

Mazzeo si è fatto carico di portare ai livelli superiori le mozioni sollevate durante l’assemblea.

Censore ha, invece, sottolineato la convinzione della necessità che “tutti i dirigenti assumano le responsabilità nel determinare un percorso più virtuoso”, che permetterà al Pd calabrese e vibonese di “diventare un soggetto politico che possa riconquistare il governo della Regione e dei territori comunali”, oggi spesso mal amministrati dalla destra di Scopelliti.

I quattro circoli hanno concluso l’assemblea con la stesura di un documento politico che sarà inviato alle più alte cariche del partito: regionali e nazionali.

Di seguito per punti una sintesi del documento:
- il partito, soprattutto in Calabria e nel territorio vibonese, ha la necessità di essere rinnovato nel metodo;
- dovendo necessariamente uscire dalla presente fase di stallo e indeterminazione è ora più che mai necessario che ci sia un confrontino interno, secondo regole certe e tempi definiti, consentendo la democratica rilevazione del consenso;
- in particolare, dovranno essere eletti, per la Calabria, a tutti i livelli, i calabresi: bravi non solo a portare acqua al mulino, ma anche e soprattutto a portare a Roma le questioni legate allo sviluppo, al lavoro, alla sicurezza, alla giustizia, al diritto alla salute;
- nessun altro, se non chi vive in Calabria, può sapere individuare le criticità del territorio e proporre le giuste soluzioni;
- se il partito riuscirà ad essere proprietà dei cittadini, allora tanti saranno pronti a lavorare e ad abbracciare la bandiera del Pd, che potrà rappresentare l’idea del cambiamento e promuovere il progetto riformista e proiettare l’Italia, la Calabria e il vibonese verso ambiziosi traguardi.

venerdì 7 giugno 2013

I Circoli PD di Sant’Onofrio, Stefanaconi, Maierato e Filogaso indicono una riunione per discutere sulle emergenze del territorio

Dopo il rinvio dei congressi calabresi, che a seguito dell’ultima direzione nazionale si dovrebbero tenere in concomitanza con il congresso nazionale, i circoli del territorio vibonese si impongono di fare il punto sulla situazione organizzando assemblee tra più circoli, aperte anche a tutti i simpatizzanti dei democrat.

I circoli di Sant’Onofrio, Maierato, Stefanaconi e Filogaso, hanno deciso di unire le forze e, pertanto, hanno indetto una assemblea, per sabato 8 giugno, alle ore 18:30, presso la biblioteca comunale di Stefanaconi, con il fine di ascoltare la voce dei cittadini e mettere a fuoco le varie questioni di carattere locale e nazionale.
Alla riunione, a cui parteciperanno i sindaci Barba, Disì e Rizzo, interverrà anche il Dirigente regionale Franco Mazzeo (già segretario provinciale dei DS) e l’On. Brunello Censore.


Dopo il voto di primavera, questa sarà la prima riunione tra i circoli: il PD deve avere il coraggio di rinnovare se stesso e deve verificare la forza e la volontà che i militanti hanno ancora intenzione di offrire a servizio del partito, che potrebbe rimanere l’unica, seria, forza riformista del Paese.

Giuseppe Ruffa, segretario del circolo di Sant’Onofrio, si dichiara fiducioso che questa iniziativa possa servire, per far emergere le vere criticità che il territorio provinciale subisce ogni giorno. Bisognerà analizzare, insieme, i risultati elettorali nei vari territori e comprendere gli obbiettivi che il “governo delle larghe intese” si pone, affinché tutti i democratici possano essere consapevoli su quale strada il PD vuole proseguire il cammino.

Infine, i circoli del PD ritengono necessario sollecitare il processo per rigenerare tutte quelle sensibilità che compongono i democratici, affinché la partecipazione possa tornare ad interessare ogni cittadino, punto di partenza delle scelte che riguardano il loro territorio, per non continuare a sopravvivere e assistere, così, alla più totale disaffezione verso la politica, che sta letteralmente erodendo l’amor patrio degli italiani.


Aggiornamenti su: https://www.facebook.com/events/137199419810077/

mercoledì 5 giugno 2013

Commissione per il Congresso

La Direzione nazionale del Pd ha approvato la composizione della commissione per il Congresso.


Ne fanno parte:
Roberta Agostini, Stefano Bonaccini, Lucia Centillo, Francesca Ciafardini, Gino Cimmino, Gianni Dal Moro, Roberto Gaultieri, Lorenzo Guerini, Danilo Leva, Giovanni Lunardon, Giuseppe Lupo, Luigi Madeo, Margherita Miotto, Roberto Montanari, Roberto Morassut, Antonella Rossi, Nicola Stumpo, Valeria Valente, Francesco Verducci. Su invito, ne farà parte un componente della commissione di Garanzia.

Segreteria PD Nazionale

Segretario
Guglielmo Epifani

Segreteria
Roberta Agostini – Donne
Enzo Amendola – Coordinatore segretari regionali
Cecilia Carmassi – Politiche sociali e Lavoro
Matteo Colaninno – Politiche economiche 
Alfredo D’Attorre – Riforme istituzionali
Antonio Funiciello – Cultura e Comunicazione
Luca Lotti – Enti locali
Andrea Manciulli – Europa e Difesa
Catiuscia Marini – Sanità
Alessia Mosca – Ricerca e Innovazione tecnologica
Pina Picierno – Legalità e Lotta alle mafie
Fausto Raciti – Giovani
Debora Serracchiani – Trasporti e Infrastrutture
Simone Valiante – Ambiente
Davide Zoggia - Organizzazione

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